dopo aver compiuto la“Grande Opera”, mi accingo a salutare
Marcus e Ignacius, i due amici monaci che mi hanno rifocillato.
Riprendo Silvius, il cavallo prestato dall’Amico Giuseppe, rientro al galoppo verso Burcei.
Trovo il pastore-postino sveglio ed eccitato come
non mai, un corriere ha appena recapitato una misteriosa missiva ; una pergamena con un nero sigillo di ceralacca.
Nel sigillo scorgo il simbolo di due cavalieri che montano lo stesso cavallo. Apro e leggo :
- V.I.T.R.I.O.L. “Visita Inferiora Terrae Rectificandoque Invenies Occultum Lapidem” ….E’ sicuramente un messaggio del Gran Maestro.
Nel proseguire la lettura mi si dice di andare velocemente verso Karalis, una nave Genovese mi porterà verso la penisola e verso la libertà.
Con me porterò il mio segreto alchemico.
Giuseppe vorrebbe venire con me,
lasciando lavoro, moglie e prole.
Non riesco a convincerlo, da troppo
tempo agogna avventure, gloria, e vorrebbe unirsi al nostro destino di poveri cavalieri.
Preparo due calici di vino, uno per me, uno per lui.
Nel suo lascio cadere, quando lui è distratto, un poco di polvere di
“lete “, dormirà per parecchie ore, intanto io sarò lontano, in cammino
verso karalis.. lascerò Silvius ad un amico , lì in città, qualcuno
provvederà a ricoverare e riconsegnare l’animale. E’ notte fonda, la nebbia circonda tutto il paese
…altre avventure mi aspettano.
by Roberto Pinna
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