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30 marzo 2011

Uno strano signore a Burcei


Giorno di calma apparente nell’ufficio postale.

Preparo le raccomandate per il postino, i terminali sono già caldi,
metto poi in ordine i depliant delle varie promozioni commerciali.

Verso le undici entra uno strano cliente : 
cappello borsalino, 
barba lunga e incolta, 
bastone da passeggio, 
occhiali da intellettuale. 

Si avvicina :

"bonjour, ou’ e’ l’eglise de Sainte Barbara, s’il vous plait ?."

Ho pensato fosse un turista, ma cosa
potevai cercare in una chiesa abbastanza recente ? 

Il mio francese non
è perfetto, ma cerco di capire le sue intenzioni. 

Ho il tempo di
parlare un po’ con lui, l’ufficio è’ stranamente vuoto. 

Vorrebbe
entrare all’interno dell’ufficio, nella parte riservata, ma non mi
fido, ne posso farlo, non so chi e’.

 Alla fine dice qualcosa di più:-
vous avez publié des récits sur face book, voudrais savoir vos sources.

Mi viene una immediata paura, 
sudori freddi, 
non riesco ancora a capire
cosa vuole da me questo anziano signore.

Mi dice che arriva da 
la Rochelle, 
e che è uno studioso di alchimia, 
un allievo del grande Fulcanelli. 

Cerco di spiegare che le storie sono frutto della mia
fantasia :- 
cher monsieur, vous vous vous trompez, sont seulement des
fantaisies., dico con apprensione. 

Lui ride di gusto e cerca di
offrirmi del denaro, 
dice lui, 
per avere almeno una copia 
“dellepergamene”. 

Protesto il fatto che sono al lavoro e che non ho tempo da
perdere, anche se cerco di essere cortese, anzi, tento di vendergli una
sim card di POSTEMOBILE, tanto per sdramatizzare. 

Lui diventa molto serio:
je vous attends, après la fermeture, n'avez pas arrive que je
suis très sérieux.. 
Va via.....
Non so cosa fare, la giornata procede
tranquilla, conti correnti, vaglia, prestiti, investimenti,
raccomandate.
Alle due, con un po di paura, chiudo i conti e l’ufficio,
inserisco l’allarme e chiudo porte e cancelli. 
Fuori nessuno, 
meno male. 
Vado velocemente verso gli amici di “Su Passu”, ho bisogno di
qualcosa di forte.
All’uscita del paese, prima della chiesa, mi si
para, in modo improvviso, l’uomo .
Ho il tempo di frenare per non
metterlo sotto. 
Si avvicina, calmo e gentile, mi chiede un passaggio.
Ma si, penso, cosa potrà mai farmi di male?, 
sembra inoffensivo, un po’
matto ma inoffensivo. 

Mi parla di alchimia, come se io sapessi chissa
che cosa, prima del bivio per il parco dei Sette Fratelli mi chiede di
scendere. 
Mi saluta :- cette rencontre, cher ami, changera ta vie. 
Lo vedo mentre si allontana, strano uomo, non capisco, come dice lui, come
il suo incontro potrà cambiare la mia vita. 
Arrivo a S. gregorio,
mentre mi appresto a scendere nota, nel sedile di fianco, un piccolo involto. 
Lo scarto : 
una strana pietra, nera come il carbone, 
untuosa e magica.  

Sara Antimonio
Roberto Pinna

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